Recensione Monologo Matteo Diciannove Quattordici di Giovanni Franci

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TEATRO.ORG DI ALESSANDRO PAESANO

Fabio Vasco (nella foto in alto, dal suo sito ufficiale) sorprende per la sua capacità di restituire con credibilità la naiveté bambina di Matteo e, al contempo, la sua dolorosa condizione di giovane uomo al quale è stato sottratto l’amato bene, quel Luca che Matteo cerca con pervicacia, spogliatosi degli abiti dei quali era vestito quando, a inizio piéce, ha accolto il pubblico che si accomoda in sala, seduto di spalle su di un tavolo, la felpa col cappuccio rialzato sulla testa.

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